Oro

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Quasi tutto il commercio mondiale di oro è effettuato sotto forma di lingotti del peso di circa 12,5 chilogrammi e con un grado di purezza del 99,5 percento.

L’unità di scambio internazionale è l’oncia troy, mentre il carato è utilizzato per misurare la purezza. Secondo questi standard, il metallo puro è 24 carati, cioè 24/24 (puro al 100 percento). Quando è puro al 50 percento è indicato come 12/24 oppure come a 12 carati. Il cosiddetto metallo giallo è molto tenero e, per tale motivo, non può essere impiegato allo stato puro. Viene normalmente alligato con altri metalli: rame, zinco, argento e nichel.

Circa l’80 percento della produzione mondiale è concentrata in due soli stati: il Sud Africa e la Russia.

Il suo utilizzo nell’industria copre meno del 10% della produzione totale e riguarda soprattutto applicazioni in ambito elettrico ed elettronico. Come noto, è invece assai impiegato nella fabbricazione di gioielli ma, essendo un metallo tenero, viene spesso associato con altri metalli per garantirne la durata e un minimo di resistenza. Il rapporto tra la quantità di metallo giallo e quella di altri metalli presenti nella lega viene detta titolo (espresso in millesimi per grammo).

In tutto il mondo, le leghe più comunemente usate sono quelle che seguono:

  • oro  giallo: è una lega con argento e rame;
  • oro giallo pallido: è una lega con poco rame e molto argento;
  • oro rosa: è una lega con molto rame e poco argento;
  • oro rosso: è una lega con rame;
  • oro bianco: è una lega con palladio;
  • oro verde: è una lega con argento;
  • oro lilla: è una lega con alluminio;
  • oro blu: è una lega con cobalto.

AB4TRADE © RIPRODUZIONE RISERVATA

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