Zinco


Lo zinco, chiamato anche spelter, ha un colore bianco-bluastro, è brillante e amagnetico. Se la maggior parte delle qualità commerciali hanno una finitura opaca, la maggior parte dei comuni composti di zinco è bianco, ma quando è liquido è incolore. Questo metallo è presente naturalmente nell’acqua, nell’aria e nel terreno.

È il 24° elemento più abbondante sulla crosta terrestre e di solito si trova associato con rame e piombo. I minerali da cui viene estratto sono  la sfalerite, la blenda, la smithsonite (nella foto), la calamina e la franklinite. Le miniere più importanti nel mondo si trovano in Australia, Canada, Cina, Perù e Stati Uniti.

Gli utilizzi sono numerosi e tra questi: galvanizzazione di metalli (per evitarne la corrosione), per la produzione di leghe (ottone, nichel-argento, leghe per saldatura, zama, leghe per oreficeria e argenteria), per i contenitori di batterie, per pigmenti e conservanti (legno), etc.

Più del 50% dello zinco metallico finisce nella galvanizzazione dell’acciaio. La placcatura di strati sottili di zinco su ferro o acciaio, è nota come zincatura e aiuta a proteggere il ferro dalla corrosione. Lo zinco è il quarto metallo più utilizzato al mondo (dopo ferro, alluminio e rame).

Questo metallo è totalmente riciclabile e alimenta la cosiddetta industria secondaria che tratta i rottami nella forma di lamiere zincate, ossido di zinco e polveri di zinco.

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