Cosa sono le Commodities?

Cosa sono le Commodities?

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Le commodities, o materie prime, sono beni che a differenza di tutti gli altri prodotti, hanno un prezzo uguale in tutto il mondo. Per esempio, l’oro ha lo stesso prezzo a Città del Messico e a Bangkok, al contrario di quanto avviene per una lavatrice o per un paio di scarpe, il cui prezzo varia a seconda della marca e del luogo in cui viene venduto. Ma quando parliamo di materie prime, non intendiamo soltanto materiali puri, come l’oro, ma anche quelli che vengono ricavati da elementi grezzi, come per esempio il petrolio che viene raffinato dal petrolio greggio.

Ma una materia prima può anche essere estratta direttamente dalla terra, come i minerali e i metalli, oppure può essere un prodotto agricolo come le arance o le uova.

Dal momento che le materie prime possono assumere forme fisiche diverse, si pensi per esempio all’oro in lingotti o in granuli o in gioielli, i mercati finanziari li classificano in base ad alcune forme standard a cui viene assegnato un valore universale e in base al quale vengono scambiate nei mercati borsistici regolamentati. Ma il trading di materie prime, attraverso gli strumenti finanziari, non si limita a semplici scambi di merce ma ad un insieme di regole definite dai mercati finanziari delle commodities. È ciò che avviene con i cosiddetti futures, contratti a termine su moltissime commodities, quotati nelle principali borse merci di tutto il mondo.

Chi partecipa al mercato finanziario delle materie prime? Una miriade di operatori, dai singoli allevatori che cercano di coprire il rischio di oscillazione dei prezzi per i mangimi che producono, alle grandi multinazionali del trading. Per avere un’idea più vicina alla realtà della composizione di questo mercato, è indicativo tener conto che soltanto due di loro, la Vitol e la Trafigura, nel corso dello scorso anno, hanno venduto 8,1 milione di barili di petrolio al giorno, un volume pari al totale delle esportazioni di petrolio di Arabia Saudita e Venezuela messi insieme. Glencore, un’altro gigante sul mercato delle materie prime, nel 2010 controllava il 55% di tutto lo zinco nel mondo e il 36% di tutto il rame.

Certamente, il processo di globalizzazione in atto da parecchi anni, ha fatto crescere i mercati finanziari delle materie prime, grazie al desiderio di un numero sempre maggiore di partecipanti di allargarsi in territori finanziari nuovi e ricchi di opportunità di guadagni.

Perchè investire nelle materie prime? Innanzitutto perchè è un investimento che non si basa sui profitti o sulle strategie di business di un’azienda o di un paese, ma si fonda sulla domanda e sull’offerta di un bene elementare (si legga “Perchè investire in materie prime?“). L’oro, per esempio, è un bene che esisterà per sempre, al contrario delle azioni di un’azienda automobilistica, per esempio, che tra cento anni potrebbe non esistere più.

Inoltre, le materie prime consentono un’asset allocation più difensiva per il proprio portafoglio, grazie alla differenziazione tra attività finanziarie e materie prime, che solitamente si muovono reciprocamente in controtendenza. Nel crollo finanziario del 2008, per esempio, alcuni gruppi finanziari fallirono e gli azionisti persero tutti i loro soldi. Invece, il mercato delle materie prime è in gran parte immune da crolli di questo tipo.

Le commodities possono quindi fornire una fonte affidabile di reddito per un investitore che sceglie bene le materie prime su cui investire.

COMMODITIES TRADER © RIPRODUZIONE RISERVATA

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